CASALUCE – Se si
prova a digitare “Casaluce” in un qualsiasi motore di ricerca, tra i principali
risultati trovati, compaiono quasi sempre dei link relativi al Castello, al
Monastero, al Santuario di Santa Maria ad Nives e ai solenni festeggiamenti in
onore della Madonna di Casaluce, e quasi mai, invece, quelli delle altre due
chiese del paese, ovvero, quella di San Nicola a Piro ubicata nel rione
Casalnuovo e quella di San Marcellino in Aprano. Eppure, da un punto di vista
storico-religioso e in fatto di bellezze artistiche, sono due chiese di tutto
rispetto, solo che quando si parla di monumenti storici ed in particolare di quelli
religiosi di una certa importanza e rilevanza che rappresentano e identificano
il paese, a fare la parte del leone è sempre la chiesa dove ha sede il
Santuario di Santa Maria ad Nives. Non per niente, è conosciuta e riconosciuta
da tutti come “Chiesa madre”.
Ebbene, noi della Pro Loco vorremmo cercare di provare a
sfatare questo concetto, anche perché il fine ultimo che ci proponiamo come
associazione di promozione sociale, è proprio quello di esaltare, risaltare,
evidenziare, valorizzare, rilanciare e far conoscere tutto ciò che di bello
possediamo sul territorio da un punto di vista artistico-storico-culturale, e
tra queste bellezze, rientrano appunto anche le due chiese di San Nicola e di San
Marcellino.
E oggi, vogliamo
iniziare ad accendere i riflettori sulla chiesa di San Marcellino in Aprano:
pensate, i registri parrocchiali partono dal lontano 1634 e da questi, la
chiesa di Aprano, sembra risultare come un vecchio casale risalente all’epoca
romana. Il suo nome, secondo alcuni storici, deriva da “Aper” che significa cinghiale,
quindi, casa del cinghiale. Una particolarità: l’architettura interna della
chiesa è una perfetta costruzione a croce latina con i tre altari di marmo di
pregiata fattura. Ma la cosa che oggi la rendono ancor più preziosa, importante
e interessante, e che sicuramente non tutti ne sono a conoscenza, è la reliquia
ex ossibus di San Marcellino, prelevata
dal reliquiario del 1881 del Canonico Curato Luigi Merolla e donato alla
Parrocchia di Santa Maria Maggiore in Piedimonte Matese, che l’ha ricollocata in
un reliquiario di metallo dorato con motivi floreali, altro 53 cm e largo 23 e,
esattamente un anno fa, Sua Eccellenza Monsignor Valentino Di Cerbo, Vescovo
della Diocesi Alife-Caiazzo, ne ha fatto dono, davanti a tutto il popolo nella
solenne Celebrazione Eucaristica per la traslazione della statua-reliquiario
del Santo, il 22 maggio 2015, nell’inizio dei solenni festeggiamenti del Santo
Patrono, alla Chiesa Parrocchiale di
Aprano-Casaluce, Diocesi di Aversa, divenuta a seguito di ciò, sede del reliquiario
del Santo Patrono San Marcellino, dando vita, a una sorta di gemellaggio, a uno
scambio interreligioso fra le due parrocchie, scambio che avviene il 22 di
maggio di ogni anno, come ci spiega e ci conferma di seguito il parroco della
chiesa di San Marcellino in Aprano Don Domenico D’Alterio, colui che ha avuto
l’onore e la gioia di ricevere un anno fa nelle proprie mani la sacra reliquia:
“All’inizio
del 2015 – spiega Don Mimmo - grazie al parroco di Piedimonte Matese Don Cesare
Tescione, compagno di studi, e nel seminario di Aversa, e nel seminario di
teologia a Posillipo, ho avuto la gioia di ricevere la reliquia di San
Marcellino essendo il Santo, patrono principale, e della Diocesi, e soprattutto
di Piedimonte Matese, dove è custodito il cranio del Santo e dove si svolge una
tradizione meravigliosa. Il 22 maggio di ogni anno, scendono San Marcellino con
una scala mobile dal trono della cappella gentilizia fino al centro
dell’altare. Man mano che scende c’è il suono dei campanelli ed è una funzione
molto, molto emotiva. Quest’anno – fa sapere il parroco - siamo stati invitati
di nuovo a presenziare insieme al Vescovo della diocesi di Caiazzo-Alife,
Monsignor Di Cerbo, alla celebrazione della discesa di San Marcellino dal trono
in mezzo alla sua gente, quindi, con le varie componenti parrocchiali, di cui
fanno parte il Comitato Festeggiamenti, e i gruppi Caritas e Comunità Francescana,
il prossimo 22 maggio partiremo alla volta di Piedimonte, dove saremo lì in
rappresentanza della parrocchia a celebrare messa e a presenziare a questo rito
meraviglioso, che di fatto, dà inizio ai
solenni festeggiamenti in onore di San Marcellino, festeggiamenti, che andranno
avanti fino al 24 di giugno”.
In pratica, durano un mese, e questo, sta a
significare l’importanza e la rilevanza della ricorrenza, nonché la forte devozione manifestata dai piedimontesi
nei confronti del loro Santo Patrono che, ricordiamolo ancora una volta, da una
anno a questa parte, è diventato un appuntamento fisso d'interscambio religioso e di sentimenti di alleanza, fratellanza, vicinanza e
condivisione tra la comunità parrocchiale di Piedimonte Matese diocesi di
Caiazzo-Alife e quella di Aprano in Casaluce diocesi di Aversa.
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